Nella Grande Casa c’era, e c’é ancora, spazio per donne, uomini, mamme e papà… Figli e figlie…
La Grande Casa profuma di pane spezzato, di torta, di aroma di caffè…
Le mura forti e candidamente bianche della Grande Casa, come un abbraccio, sanno accogliere i racconti, i ricordi, le lacrime, i brividi, la commozione, l’emozione, i sorrisi e le risate… Basta entrare e sedersi…
La Grande Casa è un luogo intimo, dove sei protetto, dove ti metti comodo, dove puoi spogliarti, lasciar via ogni maschera ed essere semplicemente così come sei…
Splendidamente unica e universale…
Nella Grande Casa i pavimenti sono morbidi per attutire le cadute… Lasciati cadere se senti che alternativa non c’è… Chi frequenta la Grande Casa ha saputo assorbire la gentilezza, la dolcezza e la resistenza di quei pavimenti e sarà lì per te…
Nella Grande Casa le finestre sono aperte, le maniglie sono magiche perché il vento vuole entrare, anzi è già entrato per portare aria di cambiamento, di nuovi progetti, di solidarietà e di vicinanza…
Tra i soffitti alti della Grande Casa risuonano nomi amati, cambiati, riscoperti, riascoltati… Nomi che sanno di inizio, di origine, di mamme e papà, che sanno di Casa…
Per la Via di Casa si va… Per la Via di Casa si arriva, ce lo si può permettere.
Alla finestra c’è sempre qualcuna per accoglierti, alla porta c’è sempre qualcuna pronta, con semplicità, ad abbracciarti…
Si attende nella Grande Casa, sulla sacra soglia, all’ingresso della vita, in equilibrio meraviglioso per mano, tra il dentro e il fuori, tra gli alti e i bassi.